lunedì 4 febbraio 2008

La Cura

Mi aggiro silenzioso, sotto la leggera pioggia di mezzanotte.

Solo, non un cane per la strada.

Nemmeno la luna a farmi compagnia.

Le luci giallognole dei lampioni ad illuminare il passo, il fumo della sigaretta, quella solita stronza, a scaldarmi le ossa morse dal freddo.

Cazzo ci faccio qui, vagabondando come un idiota?

Non so rispondermi, vago in cerca di qualcosa...senza saperlo di preciso.

Il mio è un errare, nel senso più ampio di sbaglio e movimento, una imperfetta commistione di entrambe le parole.

Cammino, il rumore dei miei passi a tenermi compagnia, il suono della mia voce che intona involontaria una canzone...

Le parole de “la cura” riecheggiano per le strade vuote, fregandosene delle anime barricate dietro le persiane serrate...

I profumi d'amore inebrieranno i nostri corpi.

La bonaccia d'agosto non calmerà i nostri sensi.

Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto.

Splendida immagine.

Passione e dolcezza nella sua accezione più intima.

Poesia da condividere, come mani che si cercano, bisognose di trovarsi, di afferrarsi, bocche dischiuse, un tocco leggero, timido e tremante...

La passione, il desiderio, l'incertezza della seduzione.

La cerco per le strade buie, deserte...

Cerco me stesso.

E non mi trovo.


5 commenti:

un tocco di zenzero ha detto...

...Dovresti trovarti di notte in piazza Duomo a Lecce, con le luci che rendono l'aria statica e permettono ai pensieri di fluire...Lì mi ritorvo di tanto in tanto,con me stessa ad ascoltare la mia stessa essenza...
A respirare un'immobilità fitta di parole sospese...spesso vi trovo ispirazione...certo d'estate è molto meglio...

Voxdei ha detto...

Troverei me stesso?

un tocco di zenzero ha detto...

non credo tu possa trovarti in un luogo...forse cattureresti pensieri..puoi ritrovarti in sguardi amici tuttavia, o in una labile emozione che ha valore nell'attimo in cui la avverti

Voxdei ha detto...

allora sto ritrovando me stesso...

un tocco di zenzero ha detto...

puoi chiedere...