domenica 3 febbraio 2008

Silenzio

Ghiaccio affilato,tagliente

lascia su carni

il ricordo soltanto

di ferite che mai,

di sanguinar copiose,

avran pace.

Cremisi la lama,

nel suo vagar crudele

e profondo,

di glorioso sadismo

stremato,

tortura gelida

non trovi calore

dall'umore versato,

ma anzi ingordo

ti nutri

Penoso e insensato,

dal rancore rappreso,

null'altro ti resta

se non continuare

a colpire

e a violare

Tutto ciò che ancor

silenzio non è.

1 commento:

un tocco di zenzero ha detto...

già..specchi...spiriti vaganti che si incontrano..e forse si riconoscono...