sabato 2 febbraio 2008

Non ho fatto il conto del fuso, nè mi interessa.
Mi diverte l'idea d'immaginarti addormentata chissà dove, sotto quali
coperte, tra quali lenzuola, quell'espressione così dannatamente umana, vera
primordiale.
Nel sonno smettiamo d'esser uomini e donne, adulti o bambini, occidentali o
falsi dei.
Di noi non restan che anime.
Nulla più.
Dormi, amica mia, dormi.
Lascia che sia solo la tua anima a brillare.

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