venerdì 23 gennaio 2009

Friends will be friends...?



Friend will be friends...
Parole piene e forti, gli amici saranno amici fino alla fine.
Davvero?
QUando hai bisogno d'amore ti danno carezze ed attenzioni?
Davvero?
Quando hai chiuso con la vita e tutta la speranza è persa,
tendi la mano perché gli amici saranno amici fino alla fine.
Davvero?
Gli umori della vita cambiano gli uomini, ne induriscono i cuori e ne annebbiano i sensi, i fumi dell'esistenza trasformano le percezioni, alterandole al paradosso della non conoscenza, stravolgendole all'insensata indifferenza.
Ed allora il sangue resta l'unica certezza, se non morale almeno genetica, di ciò che sangue non è nulla è dato.
Nulla.
E gli occhi fi tuo Fratello smetton d'essere familiari, abissi spalancati come una ferita nell'anima che non è più, divorando d'anonima e sonnolenta abnegazione.
Eppure ti ho chiamato Fratello, ed era questo, per me, il tuo unico nome.
Ma troppo fragili sono le parole, un calice di cristallo su di un binario di Metropolitana: se già non l'han distrutte le vibrazioni, la carrozza in arrivo certo non lesinerà.
Ed allora saranno frammenti impazziti i ricordi della nostra amicizia, proiettili vaganti sparsi ed impossibili da legarsi ancora, saranno fumo da mescolare alle nebbie dell'età...
Ti ho voluto bene.

giovedì 22 gennaio 2009

Non sorridi più?(revised)

"Hai voglia di una sigaretta, eh?"
Il sorriso appena abbozzato sul viso di Lucien sembra avere stampata questa frase tra le labbra.
"Ho smesso, Lucien" mi verrebbe da rispondergli, se solo esistesse.
Lui mi ignora, porta alla bocca uno di quei chiodi di bara con la solita classe che lo contraddistingue, quella stessa classe che io non avrò mai.
Dannato.
Mi mancano quelle maledette bionde, mi manca il mio whisky, mi manca la mia voce che se ne va a farsi benedire dopo una sbronza ed un intero pacchetto bruciato!
"Ho voglia di parlare, mon petit enfant "
"Ehi! Chi sarebbe l'enfant?!?"
"Allora hai della spina dorsale, Alessandro"
Se la ride, il verme, ed io ho poco da fare il duro.
E' lui a condurre le danze.
"Allora" mi dice tra il rumore della fiamma ed il bruciare del tabacco "vuoi metterti alla tastiera?"
Non ti rispondo, razza di bastardo. Fatti bastare la bile che mi esce dagli occhi.
Sai che fartene della tua arroganza.
Io non scrivo, tu non esisti.
E' questa l'equazione.
Ti irrita, eh? Ti ho in pugno, caro il mio dannatissimo Lucien, e tu lo sai bene.
Non sorridi più?

mercoledì 21 gennaio 2009

Barba

La barba punge fastidiosa, ispida, graffiando la faccia contro il cuscino quasi fosse asfalto.
Dovrei radermi, lo so, me lo ripeto da giorni.
Mi guardo allo specchi, osservo quella lametta usa e getta con un pizzico di malcelato disgusto, sollevando l'angolo della bocca con l'aria di chi pensa "radermi con quella schifezza?naaa".
Brutto cazzone, il marsigliese hai imparato ad usarlo, tu che ti lamenti tanto?
Ecco il rimbombo nella mia testa.
E la risposta non tarda a giungere.

"Fatti i cazzi tuoi"

La cosa più divertente è che le parole sembrano uscire dallo specchio, proprio da lì.
Sempre mentre mi chiedo se radermi o lasciare perdere.

sabato 17 gennaio 2009

Lei



Il rumore delle onde s'infrangeva con quello dei suoi passi scalzi sulla battigia, carezzandole d'acqua e suoni la pelle pallida odor del mare.
La brezza leggera le attraversava i capelli, immergendosi tra riccioli ribelli come le onde che, spingedosi oltre la spiaggia, parevan volessero far l'amore con gli scogli...
Camminava, un'ombra lenta sulla sabbia, leggera, tra stelle ammiccanti e rumori notturni,
tenendo per mano una luna sospesa tra il suo mondo e l'infinito...
Il mare, la sintesi, l'essenza.

giovedì 15 gennaio 2009

Just peace

Il fascino di Torino sotto la neve non smette d'incantarmi...
Non c'è malinconia, né pensieri in fuga mi travolgono.
C'é pace.

I'm enchanted by my snowy Turin...
There's no melancholy, nor runaway thoughts that rush over me.
There is just peace.







domenica 11 gennaio 2009

Turin and the snow...(a promise is a promise, my friend)








A few days ago it snowed...this is what is left in the centre of the city and on the streets.
Well, I'm not so good in takin' pictures but it's better than nothin', don't you think?

sabato 3 gennaio 2009

...dove sei?



Solo un suono, poi null'altro.
S'abbandonava ad un canto silenzioso e nostalgico, l'eco d'infinite notti all'ombra della luna, sola ed unica compagna d'indomabili pensieri in fuga.
Il suo mondo era il turbinare di stelle, il bacio lascivo di una brezza notturna, l'avvolgente carezza di cicale e grilli.
L'essenza del ricordo ne cullava membra morbide di vent'anni, sospeso tra sospiro e lacrime color diamante...
Il sorriso spezzato s'insinuava tra labbra rubino e sangue, un cuore ferito e testardo, troppo attaccato al sogno per cedere al giorno.
Una falena le volteggiava sgraziata attorno al viso, pallida luce dispersa, specchiando nelle sue ali la bellezza delicata e tagliente di una cometa su terra e sassi, persa, così lontana dall'infinito al quale apparteneva...
La sua voce un sospiro, un sospiro soltanto tra le spalle ed il seno, note lasciate tra le fronde e l'erba d'un prato che, come uno strappo improvviso, si perdeva nel cielo...
"sono qui..." sussurrò sommessa, al cielo "...sono qui".