maledetto
oggi
anima in pena
tormentata
follemente folle
aspra ed arida
brullo come una steppa
tetro
cupo ed ostile come un oceano in tempesta
affranto come uno specchio rugginoso
come la pioggia
cado incessante, oggi
mi placherò quando nulla più avrò da dire
ma intanto
sarò un boato
ed un vento lancinante
scuoterò fronde
perquoterò con grandine ogni passante
di bile ghiacciata e cristallina
tormento
fiume in piena
alluvione senz'argini
voragine insaziabile
che null'altro inghiotte se non se stessa
sono il buio e la notte
neanche la luna trova spazio nel mio abbraccio, questa sera
l'ho assassinata
rossa, ferita a morte
pieno d'ira ringhio
folle
5 commenti:
Più ti leggo più mi rivedo in te..
Sei anche tu una sognatrice, in equilibrio precario tra realtà e sogno?
Credo proprio di si...la gente come noi vorrebbe toccare il cielo, vero? Forse per questo afferriamo la penna, quasi fosse vestigia di antiche ali, e cominciamo a volare con le nostre parole...continua a scrivere, desidero continuare a leggere
se un po'di me hai letto, un po' d'anima ti sei preso in dono...che siamo unici e meravigliosamente complici nel nostro essere umani..di tanto in tanto ci incagliamo in occhi ignoti che sanno vedere il colore della nostra essenza..e la solitudine svanisce, e indossiamo l'abito più bello in onore di chi sa guardarci...
Ps: nn solo il nome...anche la scelta dell'impostazione e del colore del blog..mi fa sorridere tutto questo...
Nelle parole degli spiriti affini ogni solitudine si disperde, quasi sospiro tra la folla...
Quante ancora le cose in comune? Forse ad ogni nuovo frammento, ad ogni nuovo abito, una in più di quanto avrei immaginato...
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