giovedì 10 gennaio 2008

Lucien - Capitolo II

E' solo di un pò di sesso, ciò di cui hai bisogno adesso.

Continuo a ripetermelo, quasi una cantilena nella mia testa, inarrestabile e monotona, mentre quella bionda caricata al Cafè de Paris mi prende tra le labbra senza risparmiarsi.

Ci sa fare, la signorina, sembra avere tutta l'esperienza di una donna con gli anni di mia madre, ma in un corpo che non arriva al quarto di secolo.

Niente male, le ragazzine d'oggi,sono pronte a farsi sorseggiare come un Martini dry ad un party...

No,non mi dispiace affatto, non ho figlie.

Ho solo una dannatissima voglia di distrarmi,non pensare.Annullarmi.

Quale altro modo conoscete oltre al sesso?

Io nessuno.

Nulla più che semplice carne che chiama carne, che brama carne, che morde carne, famelica, rozza,furiosa.

Carne e sangue, nella vita e nel letto.

Quasi una maledizione.

"che ti prende?dove hai la testa?"mi chiede con quella sua vocetta amorfa,tipica di chi è appena uscita dalla pubertà.Non rispondo,le mie mani parlano per me afferrandole la testa e spingendola contro il mio membro con forza.

"'Sta un po' zitta,lasciami pensare"sembra dire il mio silenzio.

Ho lei davanti, avvolta da quella vestaglia bianca,le sue lacrime, il letto madido.

Il suo sangue.

Sono stato io.

Perchè mi perseguiti ancora?cosa vuoi?

Ti sento,lo sai...le tue mani,scivolano sul petto,le unghie...digrigno i denti,mi fai male,se le affondi...

No, non smettere!fammi sentire ancora le tue labbra,così,serrale ancora...mi togli il fiato prima che scenda nei polmoni...

No, non voglio aprire gli occhi, non voglio vederti, Tu non ci sei.

Non esisti, sei morta,ti ho uccisa.

Sono stato io.

Allora perchè ti vedo sorridere sopra di me, mentre il mio sesso ti affonda dentro spietato, mentre stringo i tuoi seni tra le mani?

Resta, non fermarti...ti voglio, ancora ed ancora,lasciati prendere,con forza...accoglimi, umida del piacere,vogliosa...lasciati travolgere,mentre chiudo gli occhi...

I tuoi gemiti mi riempiono la mente, sei così calda e sensuale, eccitante da perdere i sensi e smarrirsi insieme ad essi...

Sento solo i tuoi baci umidi ed affannati cercare la mia bocca, le tue labbra bagnate scivolare sul mio sesso, i nostri corpi stretti e sudati diventare una cosa soltanto.

Mi stordisci, il cuore pompa sangue all'impazzata, fregandosene della testa che sembra voler scoppiare, tenedo il ritmo del tuo bacino,del tuo sesso...

Non respiro, tanto intenso è il piacere, non ho la forza di emettere un suono mentre l'orgasmo si riversa dentro te.

Ti accasci su di me, esausta,come me, travolta dal piacere. Come me.

Non riesco a d aprire gli occhi, i tuoi capelli sul mio petto ed il contatto dei corpi è tutto ciò che voglio sentire. Non voglio guardarti.

Ho paura di non trovarti.





Non è stato semplice liberarsi di quella petit putain, sembrava non volersi sollevare da quel letto.Non è difficile intuire la ragione.

Alla mia età non avrò più le energie di un ragazzino, ma conosco quello che una donna vuole.

Il problema è che spesso le donne non conoscono quello che davvero voglio io:

una scopata degna di questo nome, e poi fuori dalla mia vita.

Fuori dalle palle.

Non mi sembra di chiedere molto.

Eppure non sembra,voleva fare conversazione, sapere chi sono, conoscere il mio lavoro.

Tutto questo dopo aver immaginato di far sesso con una donna che non era lei.

Morta, per giunta.

Mi vien da ridere.

"Ti chiamo", le ho detto quasi sbattendola fuori dalla porta della camera 209 con indosso le sue calze rotte e la camicetta strappata,quasi non vedessi l'ora di restare solo.

Una volta ancora.


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