giovedì 22 maggio 2008

Sputando sangue e pezzi d'anima




Il calore del suo sangue andava disperdendosi nella sabbia, macchiandola del rosso intenso del cuore e della vita stessa.
Lucien giaceva disteso sulla schiena, gli occhi fissi su di una luna offuscata e fragile, il rumore della bonaccia a coprirne i respiri ansimanti e rapidi.
Il volto macchiato, un rivolo scendeva lento lungo la bocca, il risultato di una notte cominciata sotto i peggiori auspici.
"Nadine" provò a dire, aggrappandosi a quel nome, quasi fosse la sua stessa vita. Tossì, sputando sangue e pezzi d'anima.
La donna lo guardava con un lieve sorriso, carico di tristezza malcelata, gli occhi lucidi di chi non ha avuto scelta.
Appoggiò appena dita smaltate di rosso su quelle labbra macchiate, portandole lentamente alle sue, quasi volesse conservare di lui quell'essenza anelata.
Essenza che da sempre le apparteneva.
Ed una lacrima scese leggera lungo la guancia pallida, confondendosi con gocce di sangue amate, quasi anche loro volessero incontrarsi un'ultima volta.
"Nadine..." pronunciò quel nome, ancora, poco più di un flebile sussurro perso nella risacca.
Sapeva che Lei era al suo fianco, ne avvertiva il corpo caldo disteso accanto al suo , confortandolo dal freddo che lentamente s'impadroniva dei suoi sensi.
Ed era tutto ciò che potesse desiderare.
La luna era adesso null'altro che un alone scuro nel suo orizzonte, una macchia luminosa, ma non gli importava.
Non più.
Non aveva più bisogno di occhi per vedere Nadine danzare con lui, ammirare il suo sorriso addormentato, lo splendore del suo viso tra le lenzuola del loro letto...
"Ti porterò via con me, Nadine" sospirò rauco del suo sangue "Balleremo ancora, come quella notte...".
Sorrise, abbandonando il suo respiro tra le onde.
Nadine poggiò le labbra su quelle di Lucien, fredde, dischiuse in un ultimo bacio.
"Addio, Lucien" sussurrò appena, chiudendogli gli occhi "Addio".

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Non ho colpito al cuore Lucien, ma allo stomaco. Perché senta battere il tuo cuore per me, sussurrandoti ai tuoi occhi sfiniti dal dolore, che volevo appartenerti. Ma non mi hai dato scelta. Volevi solo la mia morte. E ho dovuto difendermi.
E così ora, riempiendo i miei polmoni del tuo alito, ti guardo consapevole che una tua morte decreterà anche la mia di morte. Perché con te si perderà il mio sorriso più dolce, l'amore anelato e perduto. Ma ora, per istanti, ti posso accogliere tra le mie braccia e sentire che ci siamo. Siamo più belli insieme e reali di qualunque cosa immaginata. Che bello amarti Lucien..Perché mi hai privato di un sentimento così intenso???Stento a perdonarti, anche ora, che il tempo mi trattiene accanto a te..e sarà l'ultimo...Non credo morirai, spero tu continui a vivere, ma mi perderò nel vento, e spero tu non abbia memoria di me...Potrebbe farti troppo male la cicatrice che hai addosso, fino a toglierti il respiro. Ah Lucien, Lucien, quanto ho sognato con la tua voce.
Nadine.

Juliet ha detto...

resto ipnotizzata dalle righe che scrivi ma continuo a nn capire se è realtà oppure fantasia

Voxdei ha detto...

@anonimo
Non so cosa ne sia stato di Lucien.
Non ho trovato il suo cadavere sulla spiaggia, quel bastardo è così dannatamente difficile da uccidere...o forse no.
Voglio credere che sia in un angolo a leccarsi le ferite...

@juliet
Non lo capisco neppure io, Juliet...spesso il confine tra i due mondi si fa così labile da non poter davvero distinguere...