lunedì 24 marzo 2008

L'Arlecchino

Non riesco mai a capacitarmi di questa dicotomica sensazione che mi domina, febbrile e glaciale insieme, la cui carne è rabbia immensa ed il sangue speranza incrollabile.
Merito, forse, della mia natura duale, divisa tra mondi che s'incontrano, incrociano e collidono seminando frammenti vaganti nello spazio.
Figlio d'Orso e di Lupa.
Ho così voglia di ridere, oggi, correre tra città e balzare contro muri, arrampicarmi sui tetti ed accogliere ogni raggio delle Lune tra le mie braccia...
Siii, voglio urlare! e cantare e roteare e stravolgere e volteggiare!
Sono io, Città! Ci sono anche io!
Seducimi, su! offrimi di quel vino che scorre dalle tue fontane, così rosso, lasciami ubriacare! Incantami e sorreggimi, sbronzo, ad ogni passo.
Saprò ricambiare.
Come possa, questo arlecchino grigio e cupo?
Sorrido, mia cara Città, sorrido beffardo.
Io sono il Giullare, il Buffone, la Maschera.
Ti guardo sornione, sbatto gli occhioni, corrugo le labbra e strizzo una lacrima, rido se vuoi, o canto se t'aggrada! T'innamoro, se lo desideri...o ti strappo il cuore, se preferisci, rubandoti l'anima.
Città, Città!
Ti amooooooo Città!
Ho già una rosa in bocca e l'orchestra suona sotto il ponte.
Vuoi danzare con me?

2 commenti:

un tocco di zenzero ha detto...

dicotomia: figlio d'Orso e di Lupa...
Ma le mille sfaccettature parlano di una pluralità più che di una semplice dicotomia...
Quali altri personaggi segnano la sua vita? Quali storie si intessono con la sua? Arlecchino..la maschera dai mille colori...sta a ciascuno scegliere quale sfumatura percepire? o è Arlecchino che mostra uno dei suoi colori a piacimento? o li mostra tutti simultaneamente fin quasi a stordire l'altro con cui si relaziona?
Dunque: sei ancora convinto che una dicotomia possa essere esaustiva? sicuramente caratterizza il personaggio in maniera originale.. ma cosa c'è ancora dietro??

Mauro ha detto...

Sai Zio, a volte mi chiedo perchè noi due ci sia sempre trovati così bene, a parlare, nella gioa, nelle cazzate, e nel dolore.

Sai, leggendo te sento come certi sentimenti, come certe sensazioni che tu provi siano parte del mio passato, presente e futuro.

D'altra parte, alcuni complementari, altri complementari per la loro diseguaglianza, siamo tutti parte del Tutto...

Mauro