mercoledì 15 novembre 2017

Biglietto per le stelle

"Ecco"
Tirò fuori dalla tasca un rettangolo di carta bianca, stropicciato tanto quanto i suoi occhi cerchiati di nero. Pensarla gli stava rovinando il sonno.
"Che è 'sta roba?"
Sempre la solita vocetta attaccabrighe. Fece finta di nulla ed abbozzò un sorriso in risposta, mentre la temperatura interna cominciava a superare i 40.
"Un biglietto per le stelle" disse, facendo scivolare indice e pollice rivelandone un secondo "In realtà sono ben due."
Aveva l'aria soddisfatta ed il sorriso sornione di chi la sa lunga. A lei sembrava semplicemente e adorabilmente goffo.
Lei lo guardò in risposta, strizzando gli occhi come a cercare di vedere chiaro un'immagine sfocata.
"Eh? Ah. Mi sembrano solo due pezzi di carta"
Sospirò lasciando cadere le spalle come se Netwon in persona le stesse schiacciando dall'alto.
"Appunto. E sono bianchi. E sono due" disse sventolandoglieli in faccia, solleticandole il naso.
"Daiiii" sbuffò allontanandoli con la mano.
Sorrise in risposta, incapace di fare altro, interrompendosi congelato quasi lo avessero immerso nell'azoto liquido.
Era bella, diamine quanto era bella.
E lui un cretino.
"Quindi, che ci facciamo con questi fogli bianchi?"
Xander restò un istante in silenzio. Tutto quello che aveva pensato di dire era scomparso come un fantasma all'alba, sciolto come un pupazzo di neve in una fonderia.
Si, decisamente un cretino.
"Sono da scrivere e colorare. A te gli acquerelli, a me le parole."
Woah. Questa gli era riuscita bene. Forse.
"Sono il viaggio, le tappe e la destinazione. Sono la nostra opportunità e la scelta, il punto d'incontro, la mano nella mano. Sono i nostri passi armonici, le nostre orme sulla sabbia. Sono la nostra memoria, l'assenza di rimpiati. Sono i nostri sogni distillati in progetti."
Si accorse che la voce gli moriva in gola, stringendogli le corde vocali e soffocandogli il fiato.
"Sono la nostra vita".



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