mercoledì 3 settembre 2008

In attesa di tornare a far male



Appari e scompari, meravigliosa marea, bagnandomi l'anima quasi fossi null'altro che la costa con la quale giocare...
Sono i moti della Luna a dominarti, eccentrica orbita, voluttuosa e volubile aleggi su cieli scarlatti e mai cupi abbastanza...
Sei le vene che pulsano, il dolore alle tempie, la noia e la sua morte, il silenzio che manca e brucia...
Ed il cuore impazza, con pugni ed urla si dimena, violento ed ingrato:
lui è il solo a non ricordare.
Amore, amore!
Quanto sole sulla testa si alterna alla tua presenza!
Ed io scotto e brucio, quando il tuo volto altro non è che miraggio lontano e flebile...
E segni di letti sfatti si confondono tra cicatrici ed ustioni, sospesi tra strati di pelle ed anima...
In attesa di tornare a far male.

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