martedì 16 settembre 2008

Sei mia, fottuta ispirazione



Equilibrium.

Instabile oscillazione sinaptica, pensiero altalenante.
Energia pulsante.
Sei tornata, amore mio, Calliope!
Accarezzami ancora, dita lunghe e fragili, stenditi, lasciati prendere...
E sono mani e labbra, sospiri e sussurri, gemiti...
Calliope, Calliope...il tuo nome in gola e nell'essere!

Hai rotto il cazzo, Calliope.
Fuggi, scappi, giochi.
Seduci, sorridi, ammicchi.
Godi.
Cristo, se godi!
Ti lego, Calliope.
Ti amo, lo sai?

Adesso non scappi più, amore mio.
FOrse le corde stringeranno, magari la tua pelle comincerà a sanguinare, ma che vuoi che sia, splendida Musa?
Ho bisogno di te per scrivere, lo sai.
Hai voluto sussurrare nelle mio orecchie parole segrete, mi hai svelato "il numero" del tutto chiedendomi di non pronunciarlo...come pretendere tanto?
Ed io l'ho gridato, lo sai!
Adesso voglio la mia ricompensa, la mia follia!
Calliope, Calliope...non preoccuparti, non ti farò del male.
Lucien sorride, un galantuomo assassino tra Mariko e l'Arlecchino...
I nostri figli.
Ronzano accanto al nostro talamo, con occhi iniettati e ardenti sciamano deliranti, l'ombra di Voxdei sopra ogni cosa...

Amore mio, AMore mio...sono pronto per scrivere ancora.

1 commento:

un tocco di zenzero ha detto...

Certo che se lo avessi chiamato "pensiero altalenante" sarebbe andato bene lo stesso, no??
Mi piace leggerti, come dal primo giorno...