mercoledì 9 aprile 2008

Lucien - Capitolo Non lo So



Attendevo senza troppa convinzione, nascosto tra le ombre proiettate dai lampioni, solo quelle dannatissime sigarette a rivelare la mia presenza.
Dovrei smettere di fumare.
O forse dovrei smettere di ricominciare ogni volta che le cose mi sfuggono di mano.
Nadine, Nadine. Dannata Nadine.
Prepari i tuoi bagagli, l'espressione confusa mentre le dita scivolano sui tuoi abiti più belli, tra le stoffe di quella lingerie che di te ho soltanto immaginato.
Già, di pura immaginazione ho la testa fottuta...
Eppure credevo che la tua follia non fosse contagiosa, m'illudevo che il tuo non fosse un morbo capace di scavare anche dentro le mie cellule.
Merde.
Cosa ci faccio ancora qui, sotto casa tua, troppo intento a spegnere sigarette fissando la tua silhouette comparire dietro le tende?
Non lo so...non lo so.
Vorrei sfondare quella porta a calci, piombare nella tua stanza e scaraventare via quella valigia dal letto, baciarti e dirti che non te ne andrai via così, che non ti lascerò partire senza almeno aver scavato una cicatrice sulla mia anima, senza prima cucirti addosso un pezzo di me...
Ed allora per quale dannata ragione non riesco a muovermi da qui?
Dimmelo.
Dannato me, dannati i tuoi occhi.
Se solo non t'avessi mai incontrata, Nadine.
Sei quel vizio che non riesco a smettere.
Mi annebbi, tu e quel tuo sorriso, le tue parole abbandonate sulle mie labbra...
Ti ammazzerei, se solo potessi.
Un killer che non riesce ad ucciderti...che scena ridicola, non trovi?
Tu sai che sono qui, avverti il mio respiro, i miei pensieri...
Ed allora perchè non mi cerchi? Cosa vuoi da me, Nadine?
Forse vuoi tutto quello che non posso darti, o forse non te ne importa affatto.
O semplicemente non ti fidi di me.
Non mi conosci, non sai chi sia in realtà.
Ti capisco, ma chere...
Eppure ti ho dato più di quanto io dia a me stesso.
Non sai che sono un assassino.
Magari lo hai intuito ed hai deciso di fuggire.
Certi segreti devono restare tali, graziosa signorina.
Se tu sapessi, io non avrei altra scelta che uccidere anche te.
La mie menzogna, il mio tacere, per quanto doloroso, null'altro è che istinto di protezione.
Esatto, Nadine. Non voglio farti male.
Forse per questo non riesco a muovere un passo, forse non ho paura di perdermi in te...ma ho solo paura di perdere te.
Non ti fermerò, Nadine.
Non voglio farti male.
Non più di quanto ne stia già facendo a me...
Un'ultima sigaretta, Nadine, e poi me ne andrò.
Voglio guardarti un'ultima volta.
E poi...non lo so.
Non so più nulla, Nadine.
Se solo non fossi Lucien...

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