giovedì 11 ottobre 2018

Trasmigrazione

Quante cose sono cambiate.
Meno colore nei capelli, fatta eccezione per un tocco di grigio, e forse qualche pelo in meno causa calvizie mimetizzata da stilosa rasatura. Ed ho tanto di graffi laterali, giusto per sentirmi piu' peculiar e young.
Evvai di inglesismi, ritrovato nel Nuovo Continente, guardando il cielo di New York dalla mia stanza mentre il caffe' fuma dalla mia tazza, urlandomi nelle narici il profumo italiano.
Quante cose sono cambiate, dal vecchio al nuovo, dall'inverno al temperato, dal verde al cemento salmastro che puzza di Hudson ed Atlantico. 
Odore di Porto, non il vino, che ti monta in testa lo stesso, rincoglionendoti coi gabbiani ed oltre 8 milioni di motivi dei quali non conosci i nomi, ma che esistono la' fuori. Come te.
Quante cose sono cambiate, abbandonato la custodia e liberato il corpo con sudore e bestemmie, sciolto il vecchio per lasciare spazio all'immagine allo specchio, soda e fibrosa, che mangia un cazzo e sputa sangue sul parquet.
Ed ho ritrovato me stesso, in pace eppure in battaglia, a riconquistare quanto dovuto non per nascita, ma per desiderio. 
E sono io, piu' forte e migliore di quanto mai sia stato, consapevole di essere un uomo tra tanti, non migliore o peggiore, ma che si ispira agli optimates ed aspira al futuro.
Transumanista e curioso, trascendere l'obiettivo, conoscenza la via, determinazione la forza.
Che meraviglioso viaggio.

Nessun commento: