martedì 10 febbraio 2009

Alessandro e la vanagloria si guardano negli occhi, interrogandosi sul da farsi: scoppiare a ridere o scambiarsi un bacio appassionato?

"Oggi proprio non ti sopporto"
E' il mio Ego a parlare dall'alto della sua turris eburnea, osservando con malcelato disprezzo la sua Umiltà, tronfio come un pane troppo lievitato, dal sapore raffermo di molti sabati trascorsi senza essere addentato.
"fammi un favore" esclama schioccando le labbra quasi fosse un tappo con sotto al culo troppe bollicine "Sparisci".
Non se lo fa ripetere una volta, quella signorina anonima dai capelli unti, non replica neppure.
Gira i tacchi delle sue ballerine anonime come il Milite Ignoto, uscendo dall'unica luce presente nel mio cervello.
Anonima come una goccia di saliva in uno starnuto si mescola nelle ombre, ritornando ad essere il men che piacevole meno di niente che è.
Ed il mio Ego ritorna a sghignazzare divertito, più un cinghiale che qualcosa dotata d'intelletto e d'equilibrio bipede, ridendo fino a soffocare.
Non ha mai sopportato i rompiscatole, prima tra tutti quella perbenista benpensante di Umiltà...lei proprio riusciva a mandarlo fuori dalla grazia di Dio, per questa ragione si divertiva a maltrattarla ed umiliarla ogni volta che poteva.
"Umiliare Umiltà...che scialo! Coff, coff...urgh!" si batte in petto nell'eco del Cojba appena acceso "dannata saliva!"
E la vanagloria allunga la sua mano guantata di seta rossa, sbucando dall'ombra della mia mente fino a scivolare sul petto villoso e cinghialosamente ruvido di Ego, sbuffando dei "frru" tra le labbra rosse e carnose...
I suoi occhi sono belli e verdi, due clessidre sospese nel niente, iridi inacastonate nel cuore più nero e più cupo della notte, un buio così buio da non esser contenuto neppure nella toilette (cieca) della mia mente durante un blackout. Ed i suoi capelli così vivi, così neri e pieni in boccoli e curve che si prendon gioco della gravità! Che riflessi, che abbaglio in quel faro che inizia a scansare la sua luce per lasciar posto alla forma sinuosa e liscia del suo corpo...
Allunga appena la gamba, liberando la coscia luuunga come l'attesa alla cassa di un supermercato al sabato pomeriggio, facendo esplodere fuori dalle orbite gli occhi di quell'Ego che fino a qualche istante prima fingeva disinteresse...
Caspita, però! E' proprio bella!
Ed anche lui, Ego, il "cinghiale", sgrugnula e soffia come un micio obeso sotto le carezze ed il soffiare di quella gatta troppo cresciuta.
beh, se posso permettermi, razza d'idiota d'un Ego, un po' bene ti sta...
"Su, su, mio bel cinghialone" gli sussurra tra le labbrucce corrugate da cartone animato "lasciati lusingare un pochino..."
L'idiota la guarda, gli occhi coinvolti nel più disperato tentativo della storia umana di celare l'insuperabileinesauribileinenarrabile stupidità del loro proprietario, la bocca aperta ed un rivoletto schifido di saliva a colargli da un angolo...
"Su,su" gli dice ancora sbattendo gli occhioni, scatendando un libeccio con il movimento delle ciglia lunghe qualche chilometro "Baciami, piccino..."

2 commenti:

un tocco di zenzero ha detto...

HAPPY BIRTHDAY TO YOUUUUUUUUUUUUUUUUUU!!!!!!!!!!!!!!!
:D

un tocco di zenzero ha detto...

ehi quando scrivi???