giovedì 20 novembre 2008
Come frammenti di vetro
Dita scivolano tra tasti e lettere, all'ombra sottile del monitor, miracolata superstite di una luce senza poesia.
Le parole sono vanità sulle labbra, giochi di specchi e fumo, lacrime malcelate e risa inneggianti follia ed abisso.
Ed il pensiero è rissa nella mente, contorto groviglio d'emozioni e umori e stagioni, età ed ere, tutto cristallizzato in nulla.
Solo rose, seta e spine.
Sono il vetro.
I suoi frammenti.
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1 commento:
frammenti di vetro sono quelli che continuamente continuano a far sanguinare il mio cuore, ormai tnt piccolo e rinsecchito...ma shhhhhhhh........è un segreto.
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