In punta di piedi, eccomi.
Osservo, senza fare rumore.
Lontanto.
Medito, attento.
Calcolo, misuro.
Conto.
Cambiamento, correnti gravitazionali che spingono vele verso litora sconosciute ma che ben ho visto.
Scolpisco con mano ferma, catturo l'essenza, incido la rotta e lascio il segno.
Hic sunt leones.
Ed io sento un ruggito unirsi al loro: il mio, poiché di me soltanto posso fidarmi.
Chissà, oltre le parole, cosa seguirà.
Io proseguo, senza sosta, laddove saprò andare, senza condizioni e senza timore, sorridente e forte, incurante del resto.
Se un ruggito mi accompagna, sia.
Altrimenti, eco sia.
mercoledì 14 settembre 2016
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1 commento:
Che succede omone?
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